Effetto Placebo o remissione spontanea del sintomo?

Effetto Placebo o remissione spontanea del sintomo?

Introduzione 

In questo breve articolo si vuole riportare chiarezza su cosa sia realmente un placebo e l’effetto placebo ma soprattutto perché nella maggior parte delle volte viene confuso con la remissione spontanea della malattia o del sintomo.

Ognuno di noi avrà sentito parlare, almeno una volta nella vita, del placebo o della risposta placebo e forse avrà utilizzato in modo errato l’utilizzo di questa parola. Quando si parla di placebo si pensa subito a una finta terapia farmacologica o ad un trattamento medico senza alcuna proprietà terapeutica, che viene utilizzata in ambito medico scientifico per testare se un farmaco può produrre effetti migliori di un placebo, e invece per risposta placebo si intende la conseguenza della sua somministrazione.

Es: Supponiamo che ad un paziente venga dato un placebo, una zolletta di zucchero, convincendolo che si tratti di un potentissimo farmaco e che dopo poco tempo si assista alla scomparsa del sintomo, erroneamente si penserebbe subito ad una risposta placebo senza pensare che forse il sintomo del paziente si sarebbe risolto da solo e che quindi si sarebbe assistito ad una remissione spontanea del sintomo.

La conseguenza della risposta placebo o nocebo, e quindi della risposta positiva o negativa sul sintomo della persona che riceve una terapia farmacologia “finta” o un trattamento medico senza alcuna proprietà terapeutica, dipende da molti fattori ma soprattutto non bisogna sottovalutare il contesto psicosociale nel quale si trova il paziente sottoposto alla terapia. Infatti negli anni si è data molta importanza al contesto psicosociale in cui si trova il paziente, l’interazione mente – corpo ha dimostrato quanto il sintomo, il dolore o la capacità di riuscita di una terapia siano fortemente condizionati dal contesto sociale, dalle parole, dalle emozioni e dalle influenze esterne in grado di condizionare l’intero organismo.

<< E’ probabile che il credere nel potere curativo dell’arsenico trasformi questo veleno in una medicina benefica, tuttavia scommetto che una tale credenza ritarderebbe i suoi effetti nocivi. Analogamente il non credere negli antibiotici può diminuire la potenza di questi farmaci>> (Robert Hahn, 1985)

Quindi quando si parla si effetto placebo bisogna escludere una serie di fattori che nulla hanno a che fare con l’effetto placebo reale. Tra i fattori che vengono più spesso confusi con la risposta placebo, vi è la remissione spontanea del sintomo, cioè quella condizione per cui si ha regressione naturale della malattia o del sintomo. Infatti la remissione naturale del sintomo viene spesso confusa per risposta placebo a causa di una sbagliata interpretazione del rapporto causa-effetto. Il solo modo per poter distinguere una reale risposta placebo da una remissione spontanea del sintomo è studiare un gruppo di pazienti, a cui non viene somministrata alcuna terapia, in modo da vedere il decorso naturale del sintomo o della malattia. La differenza fra il gruppo che non è sottoposto ad alcun trattamento e quello che riceve il placebo rappresenta l’effetto placebo reale.

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