Disfunzioni sessuali femminili: inquadramento e trattamento fisioterapico

Disfunzioni sessuali femminili: inquadramento e trattamento fisioterapico

Introduzione

Con l’espressione disfunzioni sessuali femminili si raggruppa un insieme di alterazioni che riguardano la risposta sessuale. In tale gruppo rientrano sia le problematiche caratterizzate dal dolore, sia quelle che riguardano i disturbi dell’eccitazione e dell’orgasmo. Il pavimento pelvico riveste un ruolo importante nella genesi di queste disfunzioni, mantenere dunque un buon tono e un buon trofismo muscolare è quindi fondamentale.

Le disfunzioni sessuali femminili sono molto frequenti, circa il 30%-50% delle donne nel corso della vita manifesta tale disturbo. Si tratta di una situazione molto complessa, che comprende sia fattori psicologici che fisici. I sintomi che si possono manifestare sono associati a una sessualità insoddisfacente e, in casi più complessi, anche all’impossibilità della procreazione; si aggiungono così, oltre alle problematiche fisiche, anche fattori psicologici, con importanti modificazioni della qualità di vita della persona, con ripercussioni anche sulla vita di coppia e familiare.

I fattori di rischio più frequenti sono la menopausa, la presenza di patologie ginecologiche, quali l’endometriosi, il dolore pelvico cronico, le lacerazioni o le episiotomie effettuate durante il parto, il post-parto e problemi psicologici.

Per poter inquadrare queste disfunzioni dal punto di vista del pavimento pelvico è fondamentale effettuare un’accurata valutazione per poter capire in quale stato si trova il perineo. Sappiamo che il pavimento pelvico, tra le sue molte funzioni, riveste anche quella sessuale: i muscoli perineali infatti permettono l’atto della penetrazione, assicurano un buon attrito fra vagina e pene e si contraggono ritmicamente durante la fase dell’orgasmo. È chiaro dunque, che un’alterazione della muscolatura del pavimento pelvico può compromettere il benessere sessuale della donna.

Possiamo distinguere due alterazioni muscolari principali:

  • Ipoattività del pavimento pelvico: le disfunzioni in questo caso riguarderanno i disturbi del desiderio, dell’eccitazione sessuale e dell’orgasmo.
  • Iperattività del pavimento pelvico: saranno presenti disturbi caratterizzati dal dolore, quali dispareunia e vaginismo; in questi casi ci potremmo comunque trovare di fronte anche a disturbi di desiderio, eccitazione e orgasmo, proprio per la difficoltà o l’impossibilità di avere un rapporto

Se la donna presenta una disfunzione muscolare, per cui è presente un ipotono muscolare, ossia debolezza, uno dei disturbi che potrebbe lamentare è quello del desiderio. Quest’ultimo comporta una mancanza di desiderio della sessualità, anche in presenza di stimoli sessuali. Tra le cause sono presenti anche quelle ormonali, come la carenza di estrogeni che si manifesta soprattutto in menopausa. Il momento della menopausa e della perimenopausa è caratterizzato infatti da assenza di desiderio sessuale nella donna e nella maggior parte dei casi si verifica anche una riduzione del tono e del trofismo muscolare del perineo.

Tra le altre disfunzioni causate da debolezza del pavimento pelvico è presente anche il disturbo dell’eccitazione. In questo caso può essere presente il desiderio sessuale, ma si ha difficoltà a mantenere o ottenere una sufficiente eccitazione sessuale. Questa disfunzione è spesso associata al disturbo del desiderio. Tra le cause, oltre all’ipotono muscolare, si riscontra anche secchezza vaginale, tipica della menopausa o del postparto.

La terza disfunzione legata a debolezza muscolare è il disturbo dell’orgasmo, per cui alla donna risulta difficile o impossibile raggiungere l’orgasmo durante il rapporto. La mancanza di orgasmo può essere primaria, se non è mai stato percepito in alcuna forma, o secondaria, se compare dopo un periodo di normalità. È uno dei disturbi più frequenti, a cui sono spesso associati i disturbi sopracitati. Infatti, in presenza di ipotonia muscolare del perineo, si avrà una riduzione delle sensazioni vaginali di piacere con conseguente riduzione del desiderio sessuale, dell’eccitazione e infine difficoltà o impossibilità a raggiungere l’orgasmo.

In presenza invece di ipertonia del pavimento pelvico, che causa un restringimento dell’introito vaginale, si avranno disturbi caratterizzati dal dolore: vaginismo e dispareunia.

Per vaginismo si intende una situazione per cui vi è impossibilità per la donna di praticare la penetrazione: si manifesta una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli perineali, spesso associata a una condizione psicologica di fobia e evitamento dell’atto della penetrazione, che si può manifestare anche durante la visita ginecologica, per cui vi è impossibilità di effettuare la stessa. È una condizione che si associa spesso a problemi psicologici importanti, soprattutto se nella donna è presente il desiderio di maternità che in presenza di vaginismo non può essere soddisfatto.

Per dispareunia invece si intende una situazione di dolore associata alla penetrazione e al rapporto sessuale, per cui la penetrazione è possibile, ma la contrazione riflessa del pavimento pelvico, la presenza di una cicatrice ad esempio nel post-parto o lo stato di iperattività causano dolore durante il rapporto, per cui la donna eviterà di avere rapporti sessuali con il compagno proprio per evitare il dolore.

In entrambi i casi ne consegue quindi una vita sessuale insoddisfacente, che sfocia in disturbi del desiderio, dell’eccitazione e dell’orgasmo.

L’approccio terapeutico a queste disfunzioni deve essere multidisciplinare e dovrebbe comprendere la fisioterapia, la terapia sessuale (individuale e di coppia), terapia farmacologica, psicoterapia.

Un’accurata valutazione funzionale permette di pianificare un progetto riabilitativo personalizzato sulle caratteristiche di ogni donna. La valutazione comprenderà anamnesi e colloquio verbale con la paziente e esame obiettivo.

L’anamnesi è fondamentale per poter capire il tipo di problema e i sintomi che la paziente presenta (quindi quale disfunzione), da quanto tempo e in quali occasioni si manifesta; se ci troviamo di fronte a situazioni dolorose è importante capire dov’è localizzato il dolore, la sua intensità e anche in questo caso capire quando si manifesta. È utile anche l’utilizzo di test e questionari che possono aiutarci nella valutazione.

Durante l’esame obiettivo si dovrà valutare, se è possibile, il tono, il trofismo e la capacità di contrazione muscolare del pavimento pelvico e la presenza di eventuali trigger point.

Il trattamento riabilitativo comprende diverse tecniche, tra cui terapia manuale, esercizio terapeutico, terapia comportamentale, biofeedback, elettrostimolazione, o altri ausili, diversi in base al tipo di pavimento pelvico che dovrà essere trattato, che ci permetteranno di modificare i parametri muscolari alterati, fino ad ottenere l’automatizzazione, fondamentale per una buona riuscita del trattamento riabilitativo. Come detto sopra, è sempre importante che l’approccio sia multidisciplinare, proprio perché in presenza di disfunzioni sessuali sono molto frequenti anche problematiche di tipo psicologico e sociale.

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