La capacità aerobica

La capacità aerobica

Introduzione

La capacità aerobica o VO2Max, è il volume di ossigeno utilizzato dall’atleta per produrre energia al massimo sforzo aerobico. In base alla quantità di ossigeno che un ciclista può utilizzare, maggiore è la risposta in termini di energia e di potenza espressa dall’atleta. L’esecuzione di allenamenti specifici, permette di aumentare la risposta aerobica del proprio organismo. Il miglioramento della capacità aerobica determina l’afflusso di sangue ai muscoli. Più alto sarà l’afflusso e maggiore la capacità aerobica dell’atleta.

Si definisce capacità aerobica la capacità dell’individuo di svolgere un lavoro utilizzando il meccanismo aerobico, che sfrutta i grassi e carboidrati come substrati energetici; questi dipendono dalle scorte di glicogeno epatico e muscolare la cui durata è condizionata dall’intensità dell’attività ed a livello di condizionamento del soggetto.

La resistenza è determinata da numerose variabili, di tipo fisiologico e metabolico quali: la distribuzione delle fibre rosse e bianche, il VO 2max, la capacità di accumulo dei substrati energetici, l’efficienza degli enzimi ossidativi, il numero la distribuzione dei mitocondri, la concentrazione di mioglobina muscolare, l’ipertrofia cardiaca, l’aumento del volume ematico e della presenza di eritrociti implicate nel trasporto gassoso, il miglioramento delle capacità di tamponare l’acidità muscolare e il volume polmonare.

L’attività aerobica può coinvolgere anche se in minima parte il meccanismo anaerobico, questo fenomeno si instaura perché durante l’attività l’acido lattico prodotto si accumula nei muscoli, non compromettendo la prosecuzione del lavoro.

Il miglioramento della capacità aerobica si ottiene con un’attività tale da richiedere l’utilizzo della miscela energetica glicogeno-grassi.

Il grado di resistenza aerobica è un parametro di valutazione utile in tutte le discipline e consente anche di determinare lo stato di fitness generale dell’individuo.

Nel fitness l’allenamento della capacità aerobica e la metodologia più utilizzata per ottenere un miglioramento dell’efficienza cardiocircolatoria e respiratoria.

Il VO 2 max (massima potenza aerobica) è la massima quantità di energia derivabile dai processi ossidativi (aerobici) ovvero la massima quantità di ossigeno che può essere utilizzata nell’unità di tempo da un individuo.

Durante un lavoro di intensità massimale esso è direttamente correlato alla capacità massima del cuore di far affluire sangue ai muscoli.

Potenza e capacità aerobica sono strettamente connesse e dipendono da vari fattori: funzionalità cardiaca trasporto ed utilizzazione di ossigeno, ventilazione e capacità dei muscoli di utilizzare efficacemente i substrati energetici.

Quindi la capacità aerobica rappresenta un buon indice del funzionamento complessivo dell’apparato cardio respiratorio, infatti il suo determinante principale, il VO 2 max, è definibile come il massimo volume di ossigeno consumato per minuto ed è una misura globale ed integrata della massima intensità di esercizio che un soggetto può tollerare per periodi di tempo abbastanza lunghi.

Misurando il consumo di ossigeno, che aumenta in modo lineare rispetto all’energia liberata, è possibile determinare, indirettamente, la massima capacità individuale di compiere lavoro aerobico; tale capacità può essere espressa in lO2/min (vo2 assoluta) o in ml02/kg/min (VO2 relativa).

Il normale consumo di ossigeno a riposo è di 250 ml/min e le variabili in grado di influenzare il VO2 max sono:

  • L’età, difatti i valori più alti si raggiungono intorno ai 20 anni e tendono a diminuire progressivamente
  • Il sesso, negli uomini, per effetto della minor massa grassa e del maggior contenuto ematico di emoglobina, essa è maggiore rispetto alle donne di pari età e grado di allenamento

– Il grado di allenamento, che può incrementare il suo valore dal 10% al 25 %.

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