Introduzione
L’ incontinenza urinaria ad oggi è ancora considerata dalla donna come un tabù o come una situazione normale che la donna prima o poi, nel corso della sua vita, si trova a dover affrontare. Sono ancora molte le donne che non ricercano una soluzione al problema o che non lo affrontano, spesso perché non sanno che esiste una riabilitazione specifica per il muscolo perineale che può risolvere il problema dell’incontinenza. Lo scopo dell’articolo è chiarire cosa si intende per incontinenza e come può essere affrontata.
L’incontinenza urinaria è definita come l’incapacità di trattenere e controllare le perdite di urina. Si possono distinguere tre principali tipi di incontinenza urinaria:
- Incontinenza da sforzo: si verifica in presenza di un aumento della pressione https://www.jbfactoryrolex.com intraaddominale, in seguito ad esempio a un colpo di tosse o a uno sforzo fisico, a cui segue una perdita di urina.
- Incontinenza da urgenza: è la perdita di urina che si presenta insieme all’urgenza, ovvero a uno stimolo improvviso difficile da rimandare.
- Incontinenza mista: sono presenti i sintomi di entrambi i tipi di incontinenza.
L’incontinenza non può essere considerata come un piccolo disturbo, ma è un sintomo che in Italia interessa oltre 2 milioni di donne. E non colpisce solo le donne di una certa età, ma può presentarsi in varie fasi della vita della donna, come la gravidanza, il post-parto, la menopausa o può insorgere in seguito a interventi ginecologici. Inoltre ci sono altri fattori da considerare, come l’obesità, il diabete o lavori o attività sportive praticate dalla donna che comportano sovraccarichi per il pavimento pelvico. Di perdita involontaria di urina si parla poco e mal volentieri e ad oggi è considerata ancora un tabù, per cui sono poche le donne che cercano una soluzione. Ma è un problema che, se non trattato, può creare parecchi disagi alla donna, con ricadute importanti sulla socialità e sullo stile di vita. Eppure è un disturbo che se trattato in modo adeguato con la riabilitazione del pavimento pelvico, effettuata da uno specialista, può essere sconfitto o comunque tenuto sotto controllo. Il pavimento pelvico rappresenta la struttura muscolare e fasciale che chiude inferiormente la cavità addominale. È di fondamentale importanza perché funge da supporto degli organi pelvici (vescica, utero eretto), insieme agli sfinteri garantisce la continenza urinaria e fecale ed è inoltre importante per la sfera sessuale. Un pavimento pelvico debole può dunque causare incontinenza urinaria o fecale, prolasso, disfunzioni sessuali; un buon funzionamento del muscolo si ottiene quando esso presenta una buona elasticità e un buon controllo. La riabilitazione è inserita nelle linee guida per il trattamento dell’incontinenza come il primo intervento da effettuare in caso di incontinenza urinaria, insieme ad altri accorgimenti, tra i quali l’intervento sugli stili di vita. Diversi studi ne hanno dimostrato la sua efficacia con un successo del trattamento presente in circa il 90% dei casi. La riabilitazione è priva di effetti collaterali ed è consigliata, oltre che per l’incontinenza urinaria, anche in presenza di prolasso, di incontinenza fecale o stipsi, presenza di dolore perineale o disfunzioni sessuali, ma è anche indicata come prevenzione o durante la gravidanza e nel post-parto. La riabilitazione prevede inizialmente una valutazione, durante la quale si rilevano i sintomi descritti dalla donna e le limitazioni funzionali e le alterazioni dei muscoli del pavimento pelvico per poter impostare un progetto riabilitativo personalizzato sulla persona. Il primo passo per poter effettuare il trattamento riabilitativo è cuadrado grande desechable vaper insegnare alla donna a conoscere il muscolo del pavimento pelvico e spiegarle come funziona.
La riabilitazione si avvale di diversi strumenti:
- Terapia comportamentale: consiste nel riconoscere quali sono i comportamenti scorretti che vengono messi in atto dalla donna e che possono causare alterazioni a carico del pavimento pelvico, insegnando alla donna i comportamenti corretti e correggendo le abitudini sbagliate.
- Chinesiterapia: consiste nell’esercizio muscolare vero e proprio, durante il quale di insegna alla donna a prendere coscienza del muscolo perineale, e prevede esercizi di contrazione e rilassamento della muscolatura, al fine di poterla rinforzare per prevenire o trattare le alterazioni e i sintomi presenti. Gli esercizi vengono personalizzati in base alle capacità della donna e allo stato inziale del muscolo perineale; questi punti vengono rivalutati in tutte le fasi del trattamento. Inoltre è importante correggere gli schemi motori scorretti e insegnare alla donna il giusto reclutamento muscolare e la giusta respirazione, utilizzando posture via via sempre più complesse.
- Biofeedback: è una tecnica molto utile come presa di coscienza del pavimento pelvico, soprattutto nelle donne che non sono in grado di effettuare una contrazione perineale o hanno difficoltà di coordinazione. Si utilizza generalmente una sonda vaginale che rileva la contrazione e un dispositivo associato alla sonda che invia un segnale visivo o acustico che riproduce la contrazione effettuata dalla donna, in modo tale che possa imparare a compiere la contrazione in modo corretto.
- Elettrostimolazione funzionale: prevede, tramite l’utilizzo di una sonda o di elettrodi, la stimolazione concorrente elettrica del muscolo perineale con l’obiettivo di rinforzare la muscolatura o ridurre i sintomi legati all’urgenza minzionale. Presenta però delle controindicazioni, tra cui la presenza di pacemaker, gravidanza, infezioni urinarie o vaginali.
La riabilitazione è dunque indicata in tutte le fasi di vita della donna e sono molti gli studi che ne dimostrano la sua efficacia. Ma è molto importante che la terapia riabilitativa non consideri solo il sintomo e la disfunzione per cui la donna decide di affrontare la riabilitazione, ma anche tutte le funzioni correlate alla zona perineale e che la donna si affidi a specialisti del settore.
INCONTINENZA URINARIA: COS’E’ E COME SI CURA
Articolo del: 12/02/2020
Autore: DOTT.SSA Elisa Dossena
Laureata in fisioterapia presso l’Università di Pavia, specializzata da diversi anni nella riabilitazione del pavimento pelvico. Ad oggi lavora come libera professionista presso l’ambulatorio privato specializzato nella riabilitazione del pavimento pelvico.
BIBLIOGRAFIA
- Linee guida sull’incontinenza. Raccomandazioni ICI 2009
- Malcom G. Lucas et al, EAU giudelines on Surgical Trearment of urinary incontinence. European urology 62 (2012) 1118-1129
- Bortolami A. Riabilitazione del pavimento pelvico. Edraeditore. 2009
- Giraudo D., Lamberti G. Incontinenza urinaria femminile, manuale per la riabilitazione. Edi-ermes editore. 2007
- https://www.ics.org
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